L’alimentazione del bambino deve rappresentare non solo una fonte energetica ma soprattutto procurargli i nutrienti indispensabili per la sua crescita. L’alimentazione, quindi, varia in modo da garantire lo sviluppo ottimale del suo fisico e della sua psiche.

L’età dai 3 ai 6 anni necessita di un notevole apporto calorico a causa dell’elevata attività motoria. I bambini necessitano infatti di 1400-1700 calorie giornaliere. L’alimentazione deve essere basata su cibi semplici, facilmente digeribili, non eccessivamente manipolati o piccanti.

Dai 6 anni ai 14 anni il fisico si modifica, quindi i fabbisogni energetici variano a secondo l’età e l’attività fisica. I bambini durante l’infanzia crescono rapidamente e il loro appetito è altalenante oscillando fra periodi in cui richiedono maggiore incremento calorico ad altri in cui ne assumono meno.

Questa condizione è naturale e finché i genitori si preoccupano di fornire ai bambini una sana e bilanciata nutrizione non sussiste alcun problema. Durante questa fascia d’età è particolarmente importante prestare attenzione all’assunzione adeguata di calcio che è un elemento fondamentale per lo sviluppo dell’apparato scheletrico e dei denti e per un ottimo accrescimento delle ossa.

Il latte ad esempio rappresenta una delle migliori fonti di calcio per i bambini. Per prevenire la carenza di calcio nel caso non lo si possa garantire al bambino attraverso il latte, si può provvedere a introdurre nella sua nutrizione altri cibi che lo contengano come ad esempio il latte senza lattosio, il latte di soia, le sardine, il succo d’arancia, i cereali, la farina d’avena e così via.

Anche le fibre sono molto importanti nella nutrizione dei bambini e garantirne il giusto apporto rappresenta una vera e propria sfida per i genitori dal momento che proprio in questa fascia d’età i piccoli iniziano in genere a rifiutarsi di mangiare le verdure o comunque cercano di imporre la loro volontà nelle scelte alimentari e spesso prediligono cibi poco sani. E’ proprio questo il momento di intervenire per indirizzare i propri figli al consumo di frutta, verdura, cereali integrali e legumi che sono tutti alimenti ricchi di fibre. Le fibre infatti sono molto importanti, non solo aiutano l’organismo a prevenire le malattie cardiache ed altre condizioni patologiche ma aiutano anche la digestione prevenendo il problematico disturbo della stitichezza.

Fase adolescenziale

Nella fase adolescenziale (15-18 anni), l’organismo compie il suo massimo accrescimento prima dell’arresto definitivo. Anche il fabbisogno energetico è diverso tra maschi e femmina (maschio 3000 kcal, femmine 2000 kcal), calorie che aumentano se si svolge attività sportiva.

Gli alimenti devono fornire la quantità di calorie necessarie all’organismo, che come ho già detto, variano da individuo ad individuo, in funzione dell’età, del peso, della statura, del sesso e dell’attività fisica che si svolge quotidianamente. Le calorie di una dieta equilibrata devono provenire da carboidrati, proteine e grassi. Partendo dal presupposto che i bambini devono seguire una dieta qualitativamente sovrapponibile a quella degli adulti, anche se differente nelle quantità caloriche totali giornaliere, è indispensabile educarli a mangiare tutti gli alimenti senza preferenze.

I loro pasti devono essere necessariamente frazionati, in modo da soddisfare le continue richieste energetiche durante tutto l’arco della giornata; così da garantire le qualità ottimali in ragione dei bisogni energetici, che vanno comunque associati ad una attività fisica costante al fine di evitare un eccessivo aumento del peso.

Gli adolescenti crescono rapidamente, con un significativo aumento della statura ed un incremento del tessuto osseo e muscolare, che li espone a rischio di sviluppare carenze di calcio, di ferro e di folati. Quindi consiglio il consumo di proteine di elevato valore biologico (carne, pesce, uova, legumi, latte e derivati), vitamine, sali minerali, grassi e glucidi (pane, pasta, riso, patate, etc…). L’acqua è importantissima per l’eliminazione delle tossine e per l’omeostasi termica.

Anche il sesso influisce sulle necessità alimentari di ciascuno infatti le ragazze durante l’adolescenza hanno un maggiore bisogno di ferro rispetto ai loro coetanei maschi per compensare quello che viene perdo durante il ciclo mestruale, al contrario invece nei ragazzi aumenta rispetto alle femmine la necessità di proteine.